Le Riprese coi Droni sono pronte a conquistare il Tour De France 2024

Il Tour de France sta valutando l’Introduzione delle riprese aeree coi droni, e gli appassionati di ciclismo di tutto il mondo non vedono l’ora di gustarsi la novità sui propri schermi.

La scorsa settimana, la Paris-Nice è stata l’occasione perfetta per testare questa nuova tecnologia, coi droni che hanno inseguito i ciclisti impegnati nella cronometro a squadre, toccando velocità superiori ai 60km/h.

Dopo il successo ottenuto, la questione sull’utilizzo dei droni come opzione fissa per le riprese del prossimo Tour De France 2024, in programma dal 29 giugno al 21 luglio, approderà sul tavolo delle parti interessate.

Parlando a proposito dell’esperimento della Paris-Nice, Anthony Forestier, direttore delle trasmissioni presso France Télévisions (l’ente responsabile della produzione del Grand Tour) ha dichiarato Forestier a RMC Sport che “L’accoglienza ricevuta è stata entusiasta. Abbiamo persino ricevuto richieste da alcuni team per condividere il materiale ripreso con loro.”, specificando poi che “L’adozione di questa tecnologia non è ancora una certezza, ma è qualcosa su cui stiamo riflettendo intensamente.”

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Le conversazioni imminenti coinvolgeranno UCI, ASO e i team per valutare la fattibilità di questa innovazione. “Sembra che ne valga la pena, quindi stiamo considerando come implementarla in modo sicuro” ha sottolineato Forestier. Anche se i droni sono già stati impiegati in eventi come il ciclocross e le competizioni di mountain bike, con il benestare dell’UCI, sostituire completamente gli elicotteri con i droni per la copertura della corsa su strada appare improbabile nel prossimo futuro.

Secondo Forestier, le riprese drone verrebbero utilizzate per arricchire la copertura televisiva, offrendo prospettive inedite “come se si fosse nella sella di un ciclista”, piuttosto che riprese di tipo panoramico, sulle quali resterebbe determinante il contributo degli elicotteri.

Del resto è chiaro che l’autonomia limitata della batteria dei droni rappresenta una sfida, perché, come spiegato su Cycling Weekly dal pilota di droni Will Glover, i dispositivi più avanzati possono trasmettere per circa 20 minuti. In tutto questo vanno anche considerate le questioni legate alla qualità del segnale di trasmissione e soprattutto alle normative francesi sul volo dei droni.

“Dobbiamo ponderare attentamente il miglior modo di impiego di questa tecnologia” ha affermato Forestier. “Comunque la si guardi, i droni rappresentano un strumento eccezionale per impreziosire il nostro prodotto televisivo.”

Questa iniziativa segna una potenziale evoluzione nella copertura mediatica del Tour de France, promettendo di offrire agli spettatori un’esperienza visiva più coinvolgente e completare così il tradizionale panorama offerto dalle telecamere fisse e dagli elicotteri.

Anche se tecnicamente le riprese svolte coi droni fanno da anni parte del prodotto televisivo di tante manifestazioni sportive, tant’è che ad esempio la Rai introdusse i loro contributi già in occasione del Giro d’Italia 2017, i video hanno finora riguardato località turistiche o scenari panoramici dei luoghi toccati dalle tappe in questione, mentre in questo nuovo caso di parla invece di un uso legato alla cronaca della gara stessa, allo scopo di trasmettere agli spettatori televisivi le immagini in diretta dei ciclisti da una prospettiva molto simile alla loro, offrendo un coinvolgimento e una dinamicità maggiori.

In generale, l’uso dei droni nelle riprese di eventi sportivi è ormai da considerarsi pienamente sdoganato e va diffondendosi sempre di più. Infatti ne abbiamo già parlato a proposito di competizioni di Football Americano e anche gare automobilistiche di F1.

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