Sono anni che sentiamo parlare di imponenti investimenti nel comparto dell’Advanced Air Mobility, ossia quell’ecosistema di innovativi servizi di trasporto merci e passeggeri che dovremmo presto iniziare a vedere nei cieli delle nostre città. Chiaramente però le sfide da vincere sono molte, e non riguardano solo gli aspetti più tecnici relativi al volo di aerotaxi e droni cargo, ma coinvolgono anche normativa e delicate valutazioni sulla sicurezza, perciò è inevitabile che il processo di lancio ufficiale e affermazione di queste tecnologie richieda in generale più tempo di quanto ogni volta si stimi.
Sicuramente c’è ottimismo, anche perché prima o poi l’AAM arriverà (in attesa di scoprire meglio “come” e “dove” nel concreto), ma è anche vero che il settore è lungi dall’essere tutto rose e fiori. Infatti ci sono anche alcune aziende che sono in difficoltà, e tra queste il caso più eclatante del momento riguarda Lilium, uno dei principali attori europei in questo campo e produttore di aeromobili con capacità (eVTOL).
L’azienda tedesca sta affrontando una situazione finanziaria molto complicata e che minaccia la sua stessa sopravvivenza, al punto che le sue principali filiali in Germania che si avviano verso la procedura di insolvenza a causa di una sempre più pressante crisi di liquidità.
Giovedì scorso Lilium ha reso noto che le sue filiali, Lilium GmbH e Lilium eAircraft, si trovano nell’impossibilità di far fronte ai propri debiti nei prossimi giorni. Come dichiarato all’US Securities and Exchange Commission (SEC), queste affiliate dovranno fare affidamento sul diritto fallimentare tedesco, avviando un processo di auto-amministrazione. Questo passaggio potrebbe portare Lilium NV, la società madre con sede nei Paesi Bassi, a perdere il controllo delle sue unità in Germania.
Cosa sta succedendo
La gestione delle filiali tedesche verrà affidata a degli amministratori fallimentari, con l’obiettivo di liquidare gli asset o vendere l’intera impresa per ottimizzare i ricavi da destinare ai creditori.
Attualmente, sia Lilium che le sue filiali stanno vivendo un periodo di forte tensione finanziaria, con scarse possibilità di sostenersi senza aiuti esterni, perciò l’azienda sta cercando nuove fonti di finanziamento per evitare il fallimento, specie dopo che il governo tedesco si è rifiutato di garantire metà di un prestito da 100 milioni di euro dalla banca di sviluppo statale. L’altra metà del prestito sarebbe stata garantita dal governo della Baviera, dove ha sede la società, ma le trattative tra le parti non hanno portato successi.
Lilium ha inoltre anticipato che, in caso di insolvenza, i suoi titoli quotati al Nasdaq potrebbero essere ritirati dal listino. Questo scenario metterebbe in forte difficoltà gli investitori attuali, tra cui spicca Honeywell che aveva investito nell’azienda nel 2021, potendo portare alla perdita totale del valore investito.
Lilium può farcela?
Difficile a dirsi. Dal suo esordio, Lilium ha investito circa 1,5 miliardi di euro nello sviluppo del Lilium Jet, un aeromobile elettrico a decollo e atterraggio verticale, e il primo volo di un prototipo omologato era previsto per l’anno prossimo, con la certificazione attesa per il 2026. Inoltre l’azienda afferma inoltre di aver già ricevuto ordinazioni per 780 aerei, ma le prospettive di realizzazione del progetto rimangono incerte, il che conferma quanto l’innovazione nel settore dell’aviazione elettrica sia disseminata di sfide.




