Nel 2020, appena la normativa impose l’obbligo di acquisire l’Attestato A1-A3 per volare in regola con un drone dal peso uguale o superiore ai 250 grammi, DronEzine fu la prima a proporre un manuale per studiare le basi della normativa e del volo in sicurezza coi droni.
Furono davvero in tanti ad acquistare “Patentino A1-A3? Facilissimo!” (che i piloti di oggi trovano disponibile in versione aggiornata su questa pagina) per poi svolgere la prova di completamento online sul sito dell’ENAC e molti, in seguito, hanno deciso di estendere le loro competenze e le loro possibilità di volo ottenendo anche l’Attestato A2 (e anche in questo caso Dronezine era al fianco dei piloti col manuale “Attestato Open A2? Facilissimo!”).
Il regolamento europeo prevede che gli Attestati che comprovano la formazione online abbiano una validità massima di 5 anni, per cui oggi, nel 2025, sono moltissimi i piloti che si trovano a dover affrontare il quesito di come e quando rinnovare.
I dubbi poi raddoppiano per le migliaia di piloti che hanno conseguito anche l’attestato A2 che permette di pilotare droni con marcatura di classe C2 nel contesto della sotto categoria A2.
Per forza di cose, l’attestato A2 è stato conseguito dopo l’A1-A3, ma molti piloti sono costretti a domandarsi se sia lecito rinnovare prima gli attestati A1-A3 in scadenza nel marzo 2025 e poi in seguito rinnovare l’Attestato A2, oppure se rinnovare l’Attestato A2 che in molti casi comprende anche l’Attestato A1-A3. E molti altri piloti credono che il rinnovo sia solo un forma burocratica, (spoiler: non è così).
Se avrete pazienza, con questo articolo cercheremo di dissipare le perplessità dei piloti di droni e aumentare la consapevolezza, nonché la sicurezza dei volo dei droni, delle persone a terra e degli altri aeromobili che impegnano lo spazio aereo comune.
Indice
Cosa significa rinnovare?
Prima di affrontare i vari casi, è però necessario specificare cosa si intende per “rinnovo”, perché si potrebbe erroneamente pensare ad una semplice procedura amministrativa, come avviene in sostanza per la patente di guida. Invece no, perché il mondo dei droni è una costola del mondo dell’aeronautica, dove vigono regole diverse rispetto a quelle che siamo abituati a conoscere. In questo caso rinnovare l’A1-A3, o l’A2, implica sostenere (e ovviamente superare) nuovamente l’esame.
Diverse opzioni di rinnovo
Ma quindi bisogna rifare l’esame per l’attestato A1-A3 alla sua scadenza e poi rifare anche l’esame per l’attestato A2 alla sua scadenza? La risposta giusta, come abbiamo anticipato prima, è “dipende”.
E dipende da dove è stato conseguito ciascuno di questi attestati.
Vediamo tutti i casi con esempi concreti.
A1-A3 e A2 conseguiti entrambi in Italia
Si tratta del caso più semplice, ovvero quello in cui hai superato l’esame online per l’Attestato A1-A3 sul sito dell’ENAC e poi quello per l’Attestato A2 con una RE (Entità riconosciuta) attraverso una procedura online “proctored”, presso la sede fisica della scuola.
In questo caso sull’Attestato A2 viene riportato già il simbolo dell’A1-A3 (vedi immagine sotto) e quindi fa fede solo il termine di validità dell’A2. Puoi rifare direttamente l’esame per l’A2 alla sua scadenza.
O anche 60 giorni prima, come ha spiegato ENAC.

A1-A3 conseguito all’estero e A2 in Italia
Se prima di ottenere l’Attestato A2 in Italia hai conseguito il tuo Attestato A1-A3 attraverso il sito dell’Authority di un paese estero, dovresti già aver completato la procedura automatica di riconoscimento di quest’ultimo sul sito dell’ENAC (trovi maggiori dettagli in questa guida). Ricordiamo che non si tratta di una conversione, in quanto tutti gli attestati emessi da un Authorithy aderente a EASA sono validi in tutto il territorio.
Insomma, dal momento che ad oggi non esiste un database comune, chi ha conseguito l’attestato A1-A3 all’estero deve semplicemente darne comunicazione a ENAC attraverso la procedura automatica.
Questo si rende necessario solo se si desidera conseguire l’attestato A2 in Italia, presso una R.E. riconosciuta e con un esame in presenza. Altrimenti non è necessario presentare il proprio attestato estero sul portale dell’Ente Nazionale Aviazione Civile.
A1-A3 preso in Italia e A2 all’estero
Una ulteriore ipotesi è quella che suppone di aver conseguito l’attestato A1-A3 presso l’ENAC e l’attestato A2 presso una Authority aderente a EASA.
In questo caso, non potendo verificare e aggiornare continuamente le singole disposizioni delle varie Authority, l’unico consiglio concreto che possiamo dare all’utente è quello di informarsi presso l’Ente specifico del Paese dove è stato conseguito l’attestato A2.
A seconda dei casi, potrebbe essere previsto un sistema di riconoscimento automatico dell’A1-A3 preso in Italia, oppure potrebbe essere necessario rifare direttamente l’esame seguendo la loro procedura.
Ex-CRO ovvero vecchi Attestati per le Operazioni Critiche e loro conversione in A1-A3 e A2
Ultimo caso relativo all’ottenimento degli Attestati A1-A3 e Attestato A2 e anche IT-STS (Scenari Standard nazionali validi sino al 31/12/2025), ottenuti grazie ad una conversione dei vecchi Attestati per le Operazioni Critiche.
Parliamo di attestati validi quando non era ancora in vigore il regolamento europeo.
Tali attestati, rilasciati da ENAC, comprendono per l’appunto tutti e tre gli attestati sopra menzionati.
Alla loro naturale scadenza potranno essere rinnovati sostenendo nuovamente l’esame per il solo A2 presso una R.E. riconosciuta in quanto i loro dati sono già inseriti nel database ENAC. In alternativa potranno sostenere entrambi gli esami presso una autorithy estera.
Per quanto riguarda gli IT-STS, scadranno naturalmente il 31 dicembre dell’anno in corso e sarà necessario optare, se interessati agli Scenari Standard per i più moderni attestati STS-01 o STS-02
A2 dichiarazione addestramento pratico
Ultima nota, quasi simpatica, per chi deve rinnovare l’attestato A2.
Sembra un assurdo, ma va nuovamente messa agli atti la dichiarazione di aver effettuato un addestramento pratico autonomo, come previsto dal regolamento.
Sarebbe come affermare che in questi 5 anni nessun volo sia mai stato eseguito.
Ovviamente si tratta di una formalità per chi già possedeva tale titolo, ma la segnaliamo in quanto cosa abbastanza curiosa.




