Sembra davvero che non sia mai troppo tardi per posticipare l’uscita del Mavic 4 Pro, l’attesissimo drone professionale che gli appassionati sembrano però condannati a vivere attraverso i rumor, senza mai poterlo apprezzare dal vivo.
Secondo i precedenti rumor diffusi sul conto di questo modello, infatti, la sua possibile data di uscita avrebbe dovuto essere il 24 aprile, proprio come l’immagine leak delle scatole consegnate ad alcuni reseller cinesi riporterebbe. Insomma, fino a poche settimane fa tutti noi pensavano di vedere con i nostri occhi il Mavic 4 Pro subito dopo Pasqua, ma negli ultimi giorni hanno iniziato a circolare sui social e sui siti di settore – come ad esempio Dronexl.co – gli screenshot di una presunta email che DJI avrebbe inviato a quei pochi utenti selezionati che avevano in prova il drone per testarlo e magari scrivere una recensione da pubblicare al momento del lancio ufficiale.
Secondo il testo dell’email, invece, il periodo di test avrà termine il prossimo 11 maggio (domenica) suggerendo che la presentazione ufficiale possa avvenire il martedì successivo, ossia il 13 maggio.
In effetti, che la possibile data del 24 aprile sia saltata è praticamente certo, dal momento che in questi giorni non abbiamo visto circolare, sui canali ufficiali DJI, alcun segno dell’immancabile teaser, segno che DJI non è ancora pronta.
I dubbi su un ritardo insolito
Sebbene l’email non faccia riferimento alle motivazioni di questo cambio di programma, è naturale immaginare la necessità di qualche ulteriore controllo tecnico, un aspetto del tutto inevitabile visto che ormai i droni finiscono spesso sul mercato come prodotti quantomeno “acerbi”, non a caso puntualmente interessati da successivi aggiornamenti firmware che ne calibrano meglio il funzionamento o introducono funzioni che, pur essendo state annunciate, non erano effettivamente presenti al momento del lancio ufficiale.
Per cercare di comprendere il ritardo da record che sta accumulando il Mavic 4 Pro rispetto ai primi rumors usciti sul suo conto, o comunque rispetto al momento della sua comparsa nel database FCC USA (che per inciso risale niente di meno che a dicembre 2024), non possiamo non tenere conto della recente esplosione della questione dei dazi e dei numerosi effetti collaterali a catena che sono ancora in corso, e che potrebbero aver costretto DJI a valutare meglio alcuni elementi del drone, tra cui, banalmente, la fascia di prezzo.
Nel ricordare che, in assenza di conferme ufficiali da parte del produttore, queste speculazioni potrebbero anche rivelarsi infondate, il che in effetti è proprio quello che in parte sta succedendo da mesi almeno sul conto della data di uscita del prossimo drone professionale DJI, la domanda adesso è: basterà l’ennesima posticipazione, ossia questa ulteriore manciata di settimane, a portare finalmente alla luce il tanto chiacchierato Mavic 4 Pro, che ha già conquistato il titolo di “drone più posticipato” della storia DJI?
