Dal Volo al Nuoto: questo Drone ibrido cambia ambiente come un Pesce Volante [VIDEO]

Immaginate un drone che non si limita a volare sopra l’acqua, ma che — con la stessa naturalezza — si tuffa, nuota per qualche secondo, poi riemerge e riprende il volo. No, non è fantascienza: è il risultato sorprendente del progetto di quattro studenti dell’Università di Aalborg, in Danimarca.

Andrei, Pawel, Krzysztof e Mikolaj hanno sviluppato un drone in grado di passare dall’aria all’acqua e viceversa in totale continuità senza mai fermarsi. Il loro prototipo, realizzato durante la tesi di laurea, ha qualcosa di unico: non solo vola e si immerge, ma lo fa in modo fluido, quasi naturale, come se fosse nato per muoversi in entrambi gli ambienti.

La chiave è nel passo delle eliche

Il segreto di questa versatilità sta in un sistema di eliche a passo variabile. In volo, le pale si aprono per offrire maggiore spinta, mentre sott’acqua si chiudono per opporre meno resistenza. E quando serve, generano persino una spinta negativa, utile per effettuare un’immersione controllata. Una soluzione ingegnosa, spesso vista solo su progetti ad alto budget, che qui prende vita con componenti stampati in 3D e lavorati al CNC.

Il video del test, inserito all’interno di un post pubblicato su Linkedin da Petar Durdevic, parla chiaro: il drone decolla da uno stagno, si tuffa senza esitazioni, scompare per qualche secondo, poi riemerge e torna a volare. E lo fa più volte, con grande naturalezza. Gli studenti raccontano di essere rimasti stupiti dalla fluidità della transizione tra acqua e aria.

Un futuro con due ambienti

Certo, per ora è solo un prototipo, ma le potenzialità sono molte. I ragazzi stessi parlano di usi militari, ma è facile immaginare applicazioni più ampie, come ad esempio ispezioni sottomarine, ricerche in zone difficili da raggiungere, salvataggi ed esplorazioni ambientali.

Sebbene non sia assolutamente unico nel suo genere, visto che già 3 anni fa vi parlammo di un drone “in grado di decollare da sotto l’acqua”, il progetto dell’Università di Aalborg ci ricorda quanto ancora si possa sperimentare nel mondo dei droni, e quanto la creatività, unita alla competenza tecnica, possa dare vita a soluzioni affascinanti e — chissà — un domani utilissime.

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