Tibur Resiliens una esercitazione delle Protezione Civile Regione Lazio che userà anche i droni

Sta per avviarsi una grandissima esercitazione della Protezione Civile Regione Lazio che userà anche droni con termocamera e unità cinofile.
Dal 11 al 14 aprile nel comune di Tivoli avrà luogo quella che pare essere la più grande esercitazione di Protezione Civile mai svolta nella regione laziale. 1900 uomini, 4 giorni, 180 mezzi, una sala operativa con 20 addetti attivi 24 ore su 24. A cui aggiungere una postazione medica fissa 50 organizzazioni di volontariato. il tutto per poter adibire un campo di prima accoglienza con 60 tende, una cucina in grado di sfornare 600 pasti caldi all’ora.

Ma i numeri di questa super prova non sono terminati; ci saranno anche 32 generatori di corrente elettrica, 7 torri faro e 1 struttura per le telecomunicazioni. Sul fronte aereo 2 elicotteri, 2 ultraleggeri e 4 droni, alcuni di essi dotati di termo camera per la ricerca di fonti di calore o di dispersi. Non mancheranno 32 pompe idrovore e 5 unità di ricerca a terra cinofile K9.

Nelle varie fasi di esercitazione sia diurna che notturna, la squadra SAR (Search And Rescue) della Associazione di Soccorso Giannino Caria Paracadutisti utilizzerà in campo il nuovo drone DJI Dual Enterprise con termocamera. Le ricerche verranno effettuate per la prima volta in città, su macerie, nei boschi limitrofi in piena  sinergia con le  squadre cinofile K9.
La simulazione partirà dai rischi propri del territorio e simulerà come evento principale un terremoto di elevata magnitudo, a seguito del quale, come accade nella realtà, si producono altri eventi calamitosi quali la necessità di ricercare persone disperse ed altri di tipo idrogeologico e di incendio di vegetazione boschiva.
L’Agenzia di Protezione Civile Regionale attiverà la Colonna Mobile gestita dal Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Lazio ( COV) che si porterà tempestivamente sul posto a supporto del Comune di Tivoli, questa entrerà in contatto con il Centro Operativo Comunale (COC) e testando il Piano di Emergenza Comunale, realizzerà un campo di accoglienza per gli sfollati e contemporaneamente farà partire una serie di altre attività operative per fronteggiare le emergenze che si evidenzieranno nel corso delle giornate, non ultima quella che riguarda la messa in sicurezza dei beni Culturali e Storici coinvolti nella simulazione.
Oltre a testare le capacità di risposta delle componenti del Sistema di Protezione Civile regionale, e la funzionalità del Piano di Emergenza Comunale, un elemento fondamentale è l’elevato coinvolgimento della cittadinanza nelle varie simulazioni, le più significative delle quali si svolgeranno nel centro abitato ed avranno come protagonisti proprio i cittadini.
Saranno anche distribuite, dagli stessi volontari, diecimila copie del piano di emergenza comunale con l’obiettivo di informare direttamente i cittadini delle buone pratiche di auto protezione da adottare in caso di emergenza.

 

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