Dopo aver interrotto il servizio in pieno agosto, in seguito agli incidenti che avevano gettato più di qualche ombra sulla sicurezza delle consegne via drone delle Poste elvetiche, il drone delivery made in Svizzera con velivoli prodotti dall’azienda americana Matternet sembra essere pronto ad uscire anzitempo dal letargo in cui era improvvisamente piombato.
Un gradito ritorno, insomma, tra inevitabili interrogativi sull’affidabilità del servizio ai quali le Poste Svizzere e Matternet sperano di rispondere subito con successo, grazie agli ultimi mesi in cui, durante la sospensione, il focus è stato spostato esclusivamente sulla revisione delle operazioni e delle procedure di sicurezza della compagnia, affidata ad un team indipendente di esperti di aviazione appositamente creato.
Gli specialisti hanno insomma passato scrupolosamente in rassegna tutte le procedure e hanno concluso che non ci sono motivi per cui le operazioni di volo non dovrebbero riprendere. Secondo uno degli esperti, Michel Guillaume, “La Poste Svizzere e Matternet mantengono elevati standard di sicurezza e alti livelli di consapevolezza sulla sicurezza. I processi che sono stati esaminati avevano elevati standard anche prima degli incidenti”.
Il board ha insomma espresso nel complesso un giudizio positivo ma, nello specifico, ha raccomandato 4 cambiamenti da apportare:
- Matternet doveva implementare le nuove raccomandazioni di sicurezza volute dalla FOCA (Federal Office of Civil Aviation) e il Consiglio di investigazione sulla sicurezza dei trasporti svizzeri dopo gli incidenti dello scorso anno;
- Andava creato un organo indipendente di supervisione dei processi di sicurezza entro la fine di Marzo 2020;
- Le Poste Svizzere dovevano avere maggior controllo sui droni (al momento gestiti da Matternet), inclusa la possibilità di verificarne direttamente le operazioni;
- Matternet doveva migliorare i protocolli di sicurezza e assumere di un capo della sicurezza;
La buona notizia è che le due aziende hanno già sistemato alcuni di questi punti: ad esempio Matternet ha assunto un capo della sicurezza e implementato le raccomandazioni sulla sicurezza, a conferma che la questione viene presa in seria considerazione. D’altra parte, dall’ultimo incidente dello scorso maggio 2019, sono stati condotti in Svizzera oltre 2000 voli di test di volo con droni migliorati che dovrebbero essere meno inclini agli inconvenienti tecnici.
Solo la routine del servizio (che tornerà in funzione il 27 gennaio) ci dirà però se effettivamente il drone delivery in Svizzera (al momento in funzione solo su alcune speciali tratte tra ospedali e laboratori di analisi) avrà risolto definitivamente i suoi problemi tecnici.




