Droni contro la mosca dell’olivo in Italia: Progetto SFIDA

Mentre più o meno tutta l’Italia è alle prese con la raccolta delle olive, una interessante notizia sul contributo che i droni possono dare alla lotta contro la mosca dell’olivo o mosca olearia (Bactrocera oleae), vera e propria piaga per la produzione di eccellenza del nostro Paese, arriva dalle Marche.

Dopo la sorprendente presentazione avvenuta lo scorso settembre durante il G20 a Firenze, infatti, ha finalmente preso il via il progetto SFIDA (sigla che sta per “Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente”), con una prima dimostrazione che ha riguardato una prova di irrorazione a mezzo drone presso l’oliveto dell’Iis “Garibaldi” di Macerata, che collabora al progetto assieme all’Assam (Agenzia sviluppo agricolo) Marche, le Università di Camentino, di Macerata e Copagri, e l’azienda agricola Andrea Passacantando.

Il progetto, finanziato dalla Regione Marche, ha ottenuto una speciale deroga dal ministero della Salute, perché l’utilizzo del drone (considerato in questa situazione alla stregua di un aereo) per l’irrorazione di prodotti agricoli è una pratica non consentita dal nostro regolamento.

C’è anche una proposta di legge

Insomma un importante gesto di fiducia verso il futuro dell’agricoltura di precisione e soprattutto verso i trattamenti fitosanitari a mezzo drone, finora veri e propri tabù. Una piccola apertura che lascia sperare che, a proposito di coltivazioni e raccolti, i tempi siano finalmente maturi per dar seguito allo sviluppo di questa tecnologia, per la quale c’è anche una proposta di legge presentata alla Camera.

L’idea di dar vita a questo gruppo operativo con tanti partner autorevoli è nata per poter utilizzare sempre di più, nelle operazioni agricole quotidiane, le innovazioni tecnologiche“, il commento di Andrea Passacantando, titolare dell’omonima azienda agricola.

L’onorevole Tullio Patassini, primo firmatario della proposta di legge sull’uso dei droni per l’irrorazione in agricoltura, ha invece dichiarato “Si può fare innovazione anche in provincia avvalendosi di eccellenze locali che dimostrano di avere un ampio respiro oltre i confini territoriali. La proposta di legge ha ricevuto un ampio consenso, è l’occasione per valorizzare l’esperienza agricola con l’innovazione tecnologica”.

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