Progetto Pegasus: droni che volano a oltre 20km di altezza

Tre aziende australiane, che operano nei settori dell’aviazione e delle tecnologie innovative, hanno deciso di collaborare riunendosi in un progetto, chiamato Pegasus, che è finalizzato alla realizzazione di due droni in grado di volare ad altissima quota, ossia a circa 21 km di altezza.

Come riporta questo articolo su AustralianDefence, il gruppo di collaborazione consiste in V-TOL Aerospace, produttori e operatori di droni, Li-S Energy, un’azienda specializzata in tecnologia delle batterie, e Halocell, noti per la produzione di pannelli solari. La sinergia tra le competenze maturate nella progettazione di droni aerei, celle solari dedicate e la tecnologia delle batterie, dovrebbe portare queste società a realizzare un drone in grado di volare nella stratosfera fino a 21 km (70.000 piedi) per settimane, alimentandosi grazie all’energia solare ricavata dai pannelli fotovoltaici disposti lungo le ali. Il vantaggio di stare giorni e giorni in volo, autosufficiente dal punto di vista energetico in quanto le quote della stratosfera sono superiori a quelle delle nuvole e quindi si può fare affidamento completo sul sole, è che da lassù si possono raccogliere facilmente dati su larga scala e a costi di gestione ridotti, da utilizzare poi in diversi ambiti.

Non è la prima volta che si parla di un progetto del genere, visto che in passato su Dronezine abbiamo riportato notizie riguardanti velivoli molto simili, come ad esempio lo Zephyr di AirBus, che ha stabilito già diversi record di volo consecutivo, e dell’equivalente cinese Morningstar-50Anni fa persino Facebook si era dedicato a un progetto basato su un drone simile, chiamato Aquila, che avrebbe invece dovuto portare la connessione internet nelle zone del globo più isolate e remote, ma poi lo sviluppo venne interrotto.

Ad oggi, l’obiettivo principale di questi droni è per lo più la sorveglianza e le telecomunicazioni. Seguendo questa scia, anche il progetto Pegasus mira a sviluppare applicazioni per sorveglianza e sicurezza nelle zone rurali e remote, il monitoraggio ambientale, l’ispezione delle infrastrutture, l’agricoltura e il soccorso in caso di disastri. Le dichiarazioni su Pegasus parlano in effetti di un drone versatile: “Con il nostro prodotto di lancio, Pegasus I, offriremo una piccola piattaforma a lungo raggio ad ala fissa per condurre rilievi ad alta risoluzione delle infrastrutture lineari e dell’agricoltura su larga scala”, ha dichiarato Mark Xavier, direttore generale di V-TOL Aerospace. “Con il secondo e più grande aeromobile Pegasus offriremo capacità polivalenti ad alta quota a basso costo.”

Le prime due proposte, Pegasus I e Pegasus II, combineranno distintive funzionalità di V-TOL, l’energia delle batterie al litio-zolfo brevettate da Li-S Energy e celle solari realizzate su misura fornite da Halocell. Ciò porterà alla progettazione di una serie di droni capaci di eseguire una vasta gamma di compiti di resistenza.

Con la prospettiva di droni capaci di volare nello strato stratosferico per periodi prolungati, potrebbero essere aperte nuove frontiere per il monitoraggio ambientale, il supporto delle telecomunicazioni in zone remote, l’agricoltura di precisione e l’intervento in caso di disastri.

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